Come mancare ieri alla “Cena degli scartati” ospitata presso il Circolo Vie Nuove di Firenze? Una delle tante iniziative in programma alla seconda edizione della Sagra del manifesto, la cena – che ha visto ai tavoli quasi cento persone – ha unito gastronomia, arte grafica e riflessione sociale, ponendo al centro il tema dello “scarto”, filo conduttore del concorso per poster promosso da Calimaia Collettivo e Belle Parole con le riviste Stanca, GinkgoMag e RatPark e con il contributo della trattoria Dalla Lola e di Stampa Digitale La Progressiva.
Crostone di cavolo nero con lampredotto e fagioli, fusilli con trippa e zafferano, e trippa alla fiorentina erano il punto forte del menù pensato in collaborazione con lo chef Maurizio Venturi e tutti e tre i piatti sono stati particolarmente graditi, con il crostone che a mio parere ne è uscito decisamente vincente per presentazione, semplicità e gusto. Ovviamente era disponibile anche una proposta vegetariana, comunque ispirata alla cucina povera tradizionale ed al riuso creativo degli avanzi, in linea con il tema della giornata.
Inaugurata a metà pomeriggio con la mostra dei ventidue poster selezionati dalla giuria (si, ce n’era anche uno sulla trippa!) la Sagra del manifesto ha incluso anche momenti culturali e ricreativi, con giochi, discussioni ed interventi, tra cui la mia presentazione sulla trippa “Da scarto a cibo da re”. Il pubblico ha poi partecipato con entusiasmo anche ad una versione personalizzata del programma televisivo “Chi vuol esser milionario?” che nell’occasione è stato trasformato in “Chi vuol essere un trippaio?” con dieci domande specifiche sull’argomento.
La festa – che si è chiusa a tarda notte con musica di Nox, Lo-Fi Le Fusa e dj-set di Morgan Bosc – ha saputo coniugare convivialità e riflessione, mettendo al centro il concetto di scarto (e di conseguenza anche l’importanza del recupero) – materiale, culturale e simbolico.