Nell’Olimpo delle sei migliori pizzerie di Firenze a detta della guida “Pizzerie d’Italia” 2026 del Gambero Rosso, proprio sotto Santarpia, svetta La Divina Pizza con 91 punti e l’ambito riconoscimento dei “tre spicchi”. Qui, nei pressi dell’ex mercatino delle pulci di piazza dei Ciompi, ieri a pranzo, alla domanda “Lampredottiamo?” (che è anche il nome della proposta sul menù) non potevo che rispondere un categorico si.
D’altronde come resistere alla simpatia della signora Roberta e del marito Graziano, ed alla seduzione di un “Lampredotto in doppia cottura con carciofi del contado su impasto Divina Evoluzione ai cinque cereali”? Sebbene pizza non fosse (per il suo “esterno friabile e cuore morbido” questo impasto speciale è più vicino ad una schiacciata) il lampredotto così servito ci stava bene eccome, con tanto di decorazione su ognuno dei sei spicchi.

L’impasto manteneva le promesse, la doppia cottura pure e i carciofi, grazie anche alla preparazione curata (qui si fa tutto sul posto), risultavano teneri dall’inizio alla fine, addirittura – udite, udite! – senza l’immancabile foglia di carciofo dura che spesso rovina qualunque assaggio.

Gli esperti del Gambero Rosso raccontano con sguardo critico e curioso l’esperienza gastronomica in tutte le sue sfumature: dai sapori dei piatti all’accoglienza, fino all’ambiente, e la guida è un volume di oltre cinquecento pagine che accompagna il lettore in un itinerario tra le migliori tavole d’Italia. La Divina Pizza ben figura tra le cento pizzerie nazionali, grazie alla qualità che sta dietro all’ampio ventaglio di proposte, tra cui un’altra dedicata agli amanti della cucina fiorentina, che sarà da provare: ‘”Omaggio al Brunelleschi”, ovvero peposo su impasto al cioccolato con crema di patate e pere su base Divina Evoluzione di grani antichi toscani.