13 Luglio 2022

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Il nuovo quaderno

Quando a Carrara, trippa alla carrarina

All’elenco di ricette regionali di trippa assaggiate di persona ho aggiunto stasera – e finalmente – la trippa alla carrarina. “Con la trippa e con il vino apriamo le danze del pranzo carrarino!” ricordano lo chef Cristina Salaro e l’oste Emanuele Crudeli che gestiscono La Capinera a Carrara, un locale schietto a pochi chilometri di distanza dal confine che separa la Toscana dalla Liguria.


Ed è proprio quello che ho fatto, tralasciando a malincuore le diverse proposte che rendevano esplicitamente omaggio al rinomato lardo della vicina Colonnata, ed ordinando piuttosto la trippa preparata alla maniera locale (che il lardo lo usa senza necessariamente sbandierarlo). Il piatto è risultato ben bilanciato (anche nella porzione e nel prezzo), saporito quanto basta, realizzato con centopelli e lampredotto tagliati a listerelle, conditi da un sugo leggero, quasi un guazzetto, appena colorato di pomodoro. Accomodatomi ad un tavolo rigorosamente di marmo (siamo ai piedi delle Apuane!), col mio bicchiere di vino rosso della casa ad accompagnare la degustazione, non avrei potuto stare meglio.


Anzi si: la squisita semplicità che ha caratterizzato la trippa l’ho ritrovata poi ordinando la torta di riso fatta in casa, anche questa specialità locale, che – come la fanno qui – ricorda piuttosto un grande budino di riso al forno appena leggermente dolce. Il modo migliore per concludere una serata alla carrarina.

© Aerostato / TroppaTrippa.com

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