23 Luglio 2020

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Il nuovo quaderno

Lampredotto alla Commisso

“Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte” ha detto Gesù a Pietro. E così è stato anche per me quando ho assaggiato il “lampredotto alla Commisso”: due forchettate e nell’ordine ho ripudiato il fiorentinissimo panino al lampredotto con la salsa piccante, quello con la salsa verde e la trippa della mamma (*).

Questa originale preparazione del chiosco fiorentino di Aurelio in piazza Tanucci, è intitolata a Rocco Commisso, italo-americano presidente e proprietario della Fiorentina da giugno dell’anno scorso: in omaggio alle sue origini, il lampredotto viene qui proposto con ‘nduja (il noto insaccato affumicato preparato mescolando le parti grasse del maiale con peperoncino piccante locale) e cipolla dolce di Tropea, due ingredienti tipici calabresi che si sposano alla perfezione con il lampredotto nostrano in una bilanciata ricetta “fusion” che non esce dai confini nazionali.

(*) Mamma che mi leggi: ho scritto così tanto per fare il simpatico, non è vero (non vorrei che quella dell’altra sera diventasse la mia Ultima Cena…)

© Aerostato / TroppaTrippa.com

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Questa originale preparazione del chiosco fiorentino di Aurelio in piazza Tanucci, è intitolata a Rocco Commisso, italo-americano presidente e proprietario della Fiorentina da giugno dell'anno scorso: in omaggio alle sue origini, il lampredotto viene qui proposto con 'nduja (il noto insaccato affumicato preparato mescolando le parti grasse del maiale con peperoncino piccante locale) e cipolla dolce di Tropea, due ingredienti tipici calabresi che si sposano alla perfezione con il lampredotto nostrano in una bilanciata ricetta "fusion" che non esce dai confini nazionali.

(*) Mamma che mi leggi: ho scritto così tanto per fare il simpatico, non è vero (non vorrei che quella dell'altra sera diventasse la mia Ultima Cena...)

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