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Vestiti di trippa

L'artista turca Pinar Yolacan, nata ad Ankara nel 1981, ha realizzato una serie di fotografie che ritraggono modelle in abiti realizzati con interiora di animali, fra cui anche la trippa. Le immagini sono di quelle che colpiscono ma è sulla vecchiaia come processo biologico del tempo che passa, piuttosto che come connotazione culturale, che l'artista vuole concentrare il suo messaggio artistico. Se in molti Paesi la vecchiaia è un concetto regale, in America è umiliante, mentre in Turchia è naturale: c'è meno sforzo nel preservare la bellezza fisica. Ed a Pinar non interessa il concetto dell'invecchiare quanto le inevitabili "cicatrici" con cui il tempo marchia i corpi.

Come ha scritto Lorenzo Cairoli nel suo articolo sul quotidiano "L'Arena di Verona", "Tutte le modelle - la rigida schoolmarm, la lady di ferro, la tenerissima matrona - sono fotografate su fondo bianco, adornate con colli di teste di galline, collier di fusi di pollo, crinoline di trippa, intestini, muscoli, organi, budella, testicoli, cuciti con filo di pollo ad imitare i tagli austeri e conservatori della moda vittoriana, le camicie bianche a sbuffo, i ricami, i drappeggi, le increspature, i vestitini a sacco, le maniche vaporose degli abiti originali con effetti di lapidaria genialità e aromatica tristezza. Un'umanità che si squama e sbiadisce, la deperibilità del cibo come metafora dell'anatomia femminile."

L'esposizione, dal titolo "Perishables" (Deperibili) è stata esposta nel 2005 alla galleria Rivington Arms di New York, e nel 2007 al Finnish Museum of Photography di Helsinki ed alla Yapi Kredi Kazim Taskent Sanat Galerisi di Istanbul.


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