Offal taste

L'artista americana Stephanie Diani ha realizzato una serie fotografica dal titolo "Offal taste" (Sapore di frattaglie) nella quale ha immortalato modelli e modelle che indossano interiora di animali, fra cui anche la trippa, nella fattispecie un reggiseno ed una cuffia. "Volevo esplorare la connessione tra carne e pelle, moda e cattivo gusto" commenta la Diani, "La moda non è altro che lo sfoggiare una pelle esteriore, e mi sono chiesta cosa sarebbe successo se avessi usato le frattaglie come seconda pelle". Lo scopo è stato raggiunto inserendo in un contesto fotografico formale, quello del ritratto, un soggetto che per la sua natura "cruda" colpisce invece lo spettatore costringendolo a guardare l'immagine una seconda volta. "L'ispirazione per questo progetto mi è venuta mentre ero dal macellaio: avevano sul bancone una lingua bovina e guardandola me la sono immaginata in testa al posto dei capelli, a guisa di pettinatura a cresta, un'idea repellente ma intrigante e di una certa bellezza se vogliamo. Dall'immaginarla al fotografarla il passo è stato breve". Gli scatti sono stati effettuati nel suo studio fotografico ma non è stata un'impresa da poco, considerando che un paio di modelle erano pure vegetariane e che le luci hanno cominciato lentamente a "stufare" le frattaglie, tanto da dover ricorrere a candele profumate ed incenso per neutralizzarne l'odore pungente. Stephanie Diani (www.stephaniediani.com) è una fotografa specializzata in ritratti tematici e si diletta nell'inventare storie fotografie, dai toni spesso kafkiani: fra i suoi clienti vi sono pubblicazioni come il "New York Times", "Der Spiegel", "Stern", "Time", "Newsweek".

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Offal taste